Un viaggio all’insegna dell’inclusione, dell’accessibilità e dell’autonomia Luino/Venezia, 9 gennaio 2025 – Esplorare il mondo è un’impresa straordinaria per chiunque, ma quando si affronta una sfida simile in condizioni di cecità, il gesto acquista una valenza ancora più profonda.
È ciò che faranno Roberto Lachin, atleta veneziano della Nazionale Paralimpica di Judo, ed Elena Travaini, campionessa mondiale di danze caraibiche, nel loro viaggio in Giappone dal 26 gennaio al 9 febbraio 2025.
L’obiettivo è ambizioso: dimostrare che autonomia e determinazione possono abbattere le barriere fisiche e culturali, lanciando un messaggio universale di inclusione.
UNA SFIDA CHE CELEBRA L’AUTONOMIA E LA DETERMINAZIONE“
Il “Giappone è un Paese accessibile ai non vedenti?” è la domanda che anima questo viaggio straordinario.
I due atleti esploreranno in completa autonomia città iconiche come Tokyo, Kyoto, Osaka, Nara, Hiroshima e la pittoresca Miyajima, affrontando sfide logistiche e culturali.
La spedizione si pone come esempio concreto di come l’accessibilità non sia solo un diritto, ma anche una possibilità reale da mettere alla prova.Tokyo sarà la prima tappa del viaggio, un luogo in cui modernità e tradizione convivono.
Grattacieli futuristici come quelli di Shinjuku si alternano a giardini tradizionali come Hamarikyu.
Le luci al neon di Shibuya e Akihabara creano un’atmosfera vibrante, mentre il Tempio Sensō-ji ad Asakusa offrirà ai viaggiatori un’oasi di spiritualità.Dalla frenesia di Tokyo si passerà alla tranquillità di Kyoto, la città simbolo della tradizione giapponese.
Qui i paesaggi includono il maestoso Padiglione d’Oro (Kinkaku-ji), immerso in un lago tranquillo, e i suggestivi torii rossi del Santuario Fushimi Inari, che si snodano lungo sentieri boscosi.
“Roberto Lachin ed Elena Travaini non sono solo viaggiatori, ma esempi viventi di come si possa vedere il mondo con occhi diversi.
Questo viaggio in Giappone è molto più di un’avventura: è un messaggio universale di inclusione e determinazione.
”IL PROGETTO “MOTTO ON TOUR”: UN INNO ALL’ACCESSIBILITÀ
Il viaggio fa parte di Motto on Tour, un’iniziativa nata meno di un anno fa per esplorare destinazioni accessibili ai non vedenti, fornendo informazioni pratiche su come affrontare viaggi complessi, anche con un cane guida.
Il progetto si inserisce nell’ambito più ampio del Motto Podcast, fondato nel 2020 dai due atleti, che promuove un approccio positivo all’inclusione sociale e alla disabilità visiva.
Tra le tappe successive ci sarà Osaka, una città vibrante e moderna, il cui skyline è dominato dal Castello di Osaka, circondato da un parco rigoglioso.
Di notte, l’atmosfera cambia completamente nella zona di Dōtonbori, dove le luci al neon si riflettono nelle acque del fiume, creando un’esperienza visiva e sensoriale unica.A Nara, invece, i due esploreranno un ambiente più pacifico e antico.
Il Parco di Nara, con i suoi cervi sacri che si muovono liberamente, e il Tempio Tōdai-ji, con la sua maestosa statua del Buddha, offrono paesaggi caratterizzati da colline verdi e sentieri tranquilli.
“Durante il viaggio, ogni esperienza sarà condivisa in tempo reale sui canali social del Motto Podcast, così come su quelli personali di Elena Travaini e Roberto Lachin.
Aggiornamenti, riflessioni e podcast saranno pubblicati sui siti mottopodcast.org e mottoontour.org.
”GLI SPONSOR E IL SOSTEGNO DI GRANDI REALTÀ INTERNAZIONALI
Un viaggio di questa portata è reso possibile grazie al supporto di sponsor di grande rilievo come GoPro, Japan Specialist, AXA Assicurazioni, Zoom, My Style Bags, Mysportwear e l’agenzia di comunicazione ABG PR.
La presenza di partner così prestigiosi sottolinea l’importanza del messaggio veicolato da Roberto ed Elena.
Tra i paesaggi più significativi del viaggio, Hiroshima rappresenta una tappa di riflessione e memoria.
Il Parco della Pace e il Genbaku Dome, simboli della tragedia atomica, offrono un’atmosfera solenne, circondata da acque tranquille e alberi.
Poco distante, l’isola di Miyajima, con il suo famoso Torii galleggiante del Santuario di Itsukushima, regalerà uno dei panorami più iconici del Giappone.
Infine, il Monte Fuji sarà il simbolo conclusivo di questa avventura: maestoso e imponente, si erge sopra laghi e foreste che riflettono la sua bellezza senza tempo.
Il Lago Kawaguchi, in particolare, sarà il punto ideale per ammirarne il profilo innevato.
OSSERVAZIONI SULLA SFIDA E IL SUO VALORE UNIVERSALE
Questo viaggio rappresenta una pietra miliare non solo per Roberto Lachin ed Elena Travaini, ma per il movimento globale che promuove l’accessibilità e l’inclusione.
Testare le infrastrutture e la cultura giapponese da una prospettiva non vedente apre la strada a nuove consapevolezze, sia per i viaggiatori con disabilità che per le società che vogliono migliorarsi in termini di accessibilità.
Con il loro carisma e il loro coraggio, Roberto ed Elena dimostrano che i limiti possono essere superati, ispirando non solo persone con disabilità ma anche chiunque si trovi ad affrontare difficoltà nella vita quotidiana.
Come afferma lo stesso Lachin, scherzando sul sogno di “andare a sbattere contro Haruki Murakami per le strade di Tokyo”, la vita è fatta di avventure inaspettate.
Un progetto che non è solo un viaggio fisico attraverso il Sol Levante, ma un cammino interiore e collettivo verso un mondo più inclusivo e accessibile a tutti.





