Mission

AboutPeople nasce con l’obiettivo di attribuire alle persone, il rilievo che meritano di avere per il modo in cui si misurano quotidianamente con la parte più fragile di sé.

Quella che AboutPeople vuol raccontare, è una realtà di cui spesso non si conosce neppure l’esistenza, ma che non si può ignorare esista.

Un Magazine libero ed indipendente con un progetto ambizioso, far conoscere le diverse sfumature della vita, attraverso gli occhi di chi porta sulla sua pelle le cicatrici del proprio vissuto, ma non solo questo.


Segni, a volte, non visibili, le cui tracce emergeranno con prepotenza nelle parole di quanti vorranno raccontarci un po’ di sé, ferite che diverranno così realmente tangibili sino a graffiare l’anima del lettore.

Ci lasceremo emozionare e coinvolgere dalle storie delle persone protagoniste di AboutPeople, facendoci trasportare nel loro mondo, fatto di sconfitte e di vittorie, di fragilità ma anche e soprattutto di coraggio, di forza, di volontà e di voglia di vivere.

Ascolteremo le voci di chi resta ai margini di una società distratta.
Daremo luce e valore alle periferie esistenziali che la frenesia ed il rumore dei nostri giorni tendono ad oscurare.
A capirne la realtà, i bisogni, le difficoltà.
A condividere quelle particolarità, che fanno del loro vivere, l’unicità di ciascuno di essi.

AboutPeople

AboutPeople, vuol fare da “megafono” a chi non riesce da solo a farsi sentire, persone alle quali daremo spazio, credendo fermamente che la professione di giornalista che esercito ormai da diversi anni, abbia come scopo quello di essere al servizio della gente.

Far rete è un ottimo metodo per la
condivisione di contenuti importanti come quelli a cui questo magazine vuol dar spazio.

Credo che la conoscenza, quella vera, sia un valido strumento per poter abbattere le numerose barriere del tempo in cui viviamo e che la condivisione di tali verità, possa essere quel tassello mancante per la costruzione di una società più aperta ed inclusiva.

Esamineremo inoltre, con uno sguardo particolare al sociale, l’attualità e forniremo informazioni sulle novità normative inerenti al mondo della disabilità, con un occhio attento alla sanità ed alla pandemia da Covid-19.

Le sezioni

Le storie protagoniste di AboutPeople Magazine non possono prescindere dal loro contesto temporale.

È importante contestualizzare i fatti per riuscire a comprenderne a fondo l’essenza.

Collocare gli eventi nello spazio e nel tempo per avere una visione aperta, che permetta di riconoscere nella varietà della realtà intorno a noi, le sue differenti peculiarità che costituiscono l’unicità della sua bellezza.

Questo è lo spazio in cui ci impegneremo ad abbattere abbattere le barriere ed i tabù radicati nella cultura sociale​ dei nostri giorni, inerenti alla​ dimensione affettiva e sessuale delle donne con disabilità,​ ponendo anche uno sguardo​ alla sessualità maschile.

Si è sovente assuefatti dal pensare alla persona​ disabile come ad un individuo asessuato, privo di sentimenti, emozioni, pulsioni e desideri.

Vi è un evidente rifiuto insito nell’immaginario sociale, nel non considerare il mondo emozionale della disabilità.

Una “disattenzione” che trova la sua ragion d’essere in una serie di fattori quali​ reticenze, silenzi ed ipocrisie,​ che possono avere​ ripercussioni importanti anche sulle informazioni ed i servizi utili per la tutela della salute psico fisica e dei diritti umani di
queste persone.

Nel 2001​ l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità,​ ha​ equiparato il diritto alla salute sessuale ai diritti umani,​ un riconoscimento importante, tuttavia non abbastanza forte per incidere in maniera determinante sul modo di pensare al disabile come ad una persona con una propria sfera intima, che ha​ bisogno di amare e di essere amata, di vivere i propri sentimenti e la propria intimità, oltre che ad avere necessità di poter accesdere ai servizi dedicati alla cura, alla salute sessuale e riproduttiva, a ricevere informazioni corrette in relazione alla sessualità, ad essere rispettata nella sua integrità fisica e ad avere diritto ad​ intrattenere relazioni sessuali, sposarsi e decidere se e quando avere bambini.

In questo spazio troverete tutti i riferimenti normativi sul mondo della disabilità.

Chi vive in una condizione di svantaggio rispetto ad altri, si trova spesso da solo a gestire la quotidianità ed a dover combattere, oltre che con la propria patologia, con una burocrazia che anziché facilitare, complica ulteriormente la vita di tutti i giorni di una persona disabile.

Difendere i diritti dei “fragili” e promuoverne l’inclusione dovrebbe essere dovere primario delle istituzioni che, attraverso la rimozione degli ostacoli che impediscono l’effettiva uguaglianza tra i cittadini, dovrebbero essere i principali fautori e garanti delle pari opportunità sociali.

La disabilità nella norma vuol fornire un utile strumento per poter rivendicare ciò che di fatto è giuridicamente garantito, ma che nel concreto viene puntualmente disatteso.

Essere donna, per chi ha una patologia o una disabilità, non è una cosa così scontata come si potrebbe pensare.

È un percorso delicato della vita di ciascuna di noi, che ha inizio con la pubertà per raggiungere il suo culmine nella maternità, nella quale si realizza la massima aspirazione per una donna.

Un cammino complesso che passa attraverso il benessere fisiologico e psichico, che necessita inevitabilmente del supporto di professionisti del settore, quali ginecologi, ostetriche e psicoterapeuti, che possano accompagnare le future mamme nello straordinario ed insidioso viaggio della maternità.

Il benessere femminile si scontra con difficoltà che si moltiplicano in maniera esponenziale, quando si è donna con patologie importanti o con disabilità.


Spesso non ci sono le competenze adatte per approcciarsi a chi vive una situazione difficile e può succedere che non ci siano strutture di ostetricia e ginecologia, prive di barriere architettoniche, idonee ad accogliere le donne in carrozzina 

Ci sono inoltre casistiche che includono patologie oncologiche, come il neuroblastoma, un tumore raro che colpisce in età pediatrica che non lascia spazio a lunghe aspettative di vita.

Una neoplasia nei riguardi della quale, per tal motivo, non si è neanche pensato di prevedere e di apprestare quanto necessario affinché chi desideri farlo abbia la possibilità di diventare mamma.

Ma la donna “fragile” non va lasciata sola neanche dopo il parto, un momento altrettanto delicato per chi, oltre a doversi confrontare tutti i giorni con la sua malattia, deve prendersi cura del proprio bambino.

La salute, la ricerca, i traguardi raggiunti e le nuove sfide in ambito sanitario, saranno questi i temi affrontati in questa parte del magazine. 

Non mancheremo inoltre di occoparci degli aspetti che riguardano la pandemia Covid Sars 2, esaminando da vicino tutto il mondo emozionale che il virus ha contribuito a far emergere, un’intimità con la quale ci siamo trovati impreparati a confrontarci. 

Questa sezione è lo spazio fisico dove chi vorrà potrà raccontarsi e mettere a nudo la propria essenza.

È difficile far deserto attorno a sé e trovarsi a tu per tu con la parte più fragile ed intima di noi stessi.

Ci sono malattie, ladre di ricordi, pensieri ed emozioni. 

Patologie degenerative che alienano il fisico e l’anima di chi  per questo, vive nell’emarginazione e nella solitudine.

Storie di cadute e di rinascita, nelle quali riconoscere le proprie fragilità.

Racconti di vita reale, in cui la sopravvivenza di un individuo è legata indissolubilmente alla capacità di reinventare la propria esistenza.

È dal rialzarsi dalle ceneri e dal confronto con la propria vita 2.0 che si ricomincia a ridisegnare un presente che non è più lo stesso e ad immaginare un futuro diverso

Cercheremo anche di cogliere le differenti sfumature della malattia attraverso le voci di chi, per professione o semplicemente per esperienza personale, vive nella sofferenza.

Testimonianze che ci faranno capire come realmente l’insorgere di una patologia impatti nelle vite di coloro che non avevano messo in conto che qualcosa di assolutamente inaspettato potesse sconvolgere la propria vita.

Proveremo a far comprendere alla gente come certe espressioni lessicali, comunemente adoperate nel gergo di tutti i giorni, siano offensive per chi ne è il diretto interessato e per i suoi cari.

Far conoscere la diversità, per abbattere le barriere della diffidenza, un tassello fondamentale per la costruzione di una società più aperta ed inclusiva.