Trasformare il dolore in un gesto concreto di cura
Il sorriso che resta: quando chi non c’è più continua a vivere per i bimbi più fragili. Il sorriso che resta anche quando tutto sembra essere finito.
È da qui che nasce “Il Sorriso di Samuele”, la campagna solidale ideata per trasformare una perdita insopportabile in un gesto concreto di cura, memoria e futuro.
Samuele Marcelli aveva solo nove anni quando una malattia rara lo ha portato via all’affetto dei suoi cari.
Ma quel sorriso che dava forza a chi gli stava accanto oggi continua a vivere in un progetto che sostiene “Il Guscio dei Bimbi”, l’Hospice pediatrico dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, luogo simbolo dell’accompagnamento, dell’ascolto e della dignità nella fase più fragile della vita.
La storia di Samuele non è solo una storia di malattia.
È il racconto di un bambino, di una famiglia, di un tempo sospeso in cui ogni giorno assume un valore assoluto.
Oltre la diagnosi: la forza della resistenza
Chi convive con una patologia rara lo sa: la diagnosi arriva spesso dopo percorsi lunghi e faticosi, le certezze si sgretolano, il futuro si riempie di domande senza risposta.
In questo spazio di incertezza estrema, il sorriso di un figlio diventa ancora più potente, un atto di resistenza, un modo per restare umani anche quando tutto sembra disumano.
È proprio da questa consapevolezza che prende forma l’iniziativa “Il Sorriso di Samuele”. Una campagna solidale che non chiede pietà, ma partecipazione.

Che non racconta solo il dolore, ma la possibilità di prendersi cura.
L’obiettivo è sostenere “Il Guscio dei Bimbi”, una realtà unica nel panorama italiano: un Hospice pediatrico pensato non come luogo di fine, ma come spazio di vita, relazione e accompagnamento, dove il bambino e la sua famiglia vengono seguiti da un’équipe multidisciplinare in grado di rispondere non solo ai bisogni clinici, ma anche a quelli emotivi, psicologici e relazionali.
Il “Guscio”: un luogo di vita e umanità
Nel “Guscio”, il tempo non è scandito dall’urgenza della prestazione, ma dal ritmo delle persone.
Qui la cura è fatta di competenze sanitarie, certo, ma anche di silenzi rispettosi, di mani che stringono altre mani, di parole misurate.
È un luogo in cui la fragilità non viene nascosta né negata, ma accolta come parte integrante dell’esperienza umana.
Sostenere questa struttura significa garantire che nessun bambino e nessuna famiglia restino soli nel tratto più difficile del loro cammino.
La campagna “Il Sorriso di Samuele” nasce proprio per questo: trasformare un ricordo in un impegno collettivo.
Ogni donazione diventa un tassello di una rete più grande, in grado di generare sostegno concreto per l’assistenza, la formazione degli operatori, il miglioramento degli spazi e dei servizi offerti.
Ma soprattutto, ogni gesto solidale diventa una dichiarazione di responsabilità: prendersi cura dei più fragili è una scelta che riguarda tutti.
Cure palliative pediatriche: un atto di amore radicale
In Italia si parla ancora troppo poco di cure palliative pediatriche.
E quando se ne parla, spesso lo si fa con imbarazzo o paura, come se accompagnare significasse arrendersi.
In realtà, iniziative come questa raccontano un’altra verità: accompagnare è un atto di amore radicale, è garantire qualità di vita, è riconoscere il valore di ogni istante dell’esistenza dei nostri affetti più cari.
Samuele, con il suo sorriso, continua ad insegnarlo.
Dietro “Il Sorriso di Samuele” non c’è solo una raccolta fondi, ma una visione.
C’è l’idea che anche nel dolore più grande possa nascere qualcosa che unisce, che cura, che lascia un segno.
C’è la volontà di non disperdere una storia, ma di renderla seme capace di generare attenzione, consapevolezza, solidarietà.
Partecipa alla campagna: dona ora
Partecipare a questa campagna significa scegliere di stare dalla parte della vita, anche quando è fragile.
Significa sostenere un luogo che ogni giorno si prende carico dell’indicibile, restituendo umanità là dove il rischio è perderla.
Significa, in fondo, permettere a quel sorriso di continuare a illuminare il cammino di altri bambini e di altre famiglie.
Perché alcuni sorrisi non passano.
Restano e diventano cura.
Regala anche tu il tuo sorriso, dona al “Guscio dei Bimbi”: https://donaora.gaslininsieme.org/samuele/?utm_source=chatgpt.com
Immagini:
Ufficio Stampa Istituto Giannina Gaslini





