A Roma la presentazione del progetto promosso dal Codacons con Amazon e Poste Italiane per tutelare i diritti delle persone con disabilità.
Tra i protagonisti dell’evento, il Senatore Antonio Guidi, che richiama l’urgenza di un cambiamento culturale e costituzionale.
GUIDI: “SERVE UNA DEMOCRAZIA CHE RICONOSCA LA DISABILITÀ COME VALORE”
È il Senatore Antonio Guidi, ex Ministro alla Famiglia e membro della Commissione Affari Sociali, a imprimere il tono più profondo alla presentazione del progetto “Insieme oltre le barriere”.
La sua voce, da sempre simbolo di impegno e consapevolezza, riporta il dibattito al cuore del problema: la disabilità non come categoria fragile, ma come parte integrante del patto democratico.
“Negli ultimi anni abbiamo visto alcuni progressi rilevanti: una platea più ampia di persone con disabilità riesce a vedere soddisfatti – almeno in parte – i propri diritti, e sul piano dell’immaginario collettivo la disabilità è più visibile, più presente nel dibattito.
Ma i divari territoriali restano gravi, a livello di accesso ai servizi, abbattimento delle barriere architettoniche, assistenza personalizzata e qualità della vita quotidiana”, afferma Guidi.
“C’è un’Italia dove la persona con disabilità è riconosciuta, sostenuta, inclusa… e un’altra dove prevalgono negligenza, incuria e solitudine. È anche da questa consapevolezza che nasce il mio disegno di legge costituzionale per inserire la disabilità tra i fattori tutelati dall’articolo 3 della Costituzione, riconoscendo come ostacolo anche i pregiudizi culturali, troppo spesso la prima vera barriera”.
Poi un ricordo personale, che riassume tutta la forza della sua battaglia:
“da ragazzo, per via della mia disabilità, mi fu detto che non potevo frequentare la scuola perché avrei spaventato gli altri”.
Un episodio che Guidi porta con sé come monito costante, per ricordare quanto la discriminazione nasca prima di tutto da uno sguardo distorto e da una paura sociale ancora radicata.
UN PUNTO DI ASCOLTO PER RICUCIRE IL DIALOGO
Alla domanda su quanto sia importante creare un contatto diretto tra cittadini e istituzioni, Guidi risponde senza esitazione:
“é fondamentale. Tra chi ha bisogno e chi deve rispondere a quel bisogno c’è sempre una mediazione, spesso discontinua. Un progetto come Insieme oltre le barriere può diventare un punto di riferimento stabile, che non solo accoglie segnalazioni, ma stimola la partecipazione attiva: sapere che qualcuno ti ascolta ti spinge a parlare di più. E quando sai che arriverà una risposta certa, quel legame tra cittadino e istituzione si rafforza”.
Questo concetto trova piena realizzazione nel cuore operativo dell’iniziativa: uno sportello dedicato, gratuito e accessibile, contattabile tramite numero verde ed e-mail, dove legali, psicologi e professionisti offriranno supporto concreto a persone con disabilità, adulti e minori.
Lo sportello, i cui contratti saranno presto disponibili al sito www.codacons.it, rappresenta uno strumento fondamentale per raccogliere denunce e segnalazioni su barriere architettoniche, discriminazioni e disservizi, attivando immediatamente azioni mirate per garantire risposte rapide, personalizzate e realmente risolutive.
È, nelle intenzioni del Codacons, un vero ponte tra cittadino e istituzione, un presidio di ascolto e di tutela diffusa.
L’INCLUSIONE COME PRIORITÀ CULTURALE
Se dovesse indicare una priorità assoluta per le politiche italiane sulla disabilità, Guidi è chiaro:
“mi verrebbero in mente molte priorità, ma se dovessi sceglierne una direi: favorire l’accettazione di sé e la piena partecipazione alla vita collettiva. Parlo di integrazione reale, quotidiana, di esperienze condivise, di scuole e ambienti di lavoro dove la disabilità sia una condizione umana tra le altre.
Il primo cambiamento necessario è culturale: più si vive insieme, più ci si riconosce simili, più si spezza il meccanismo dell’emarginazione. La vera priorità è dare strumenti per abitare il mondo, non solo per essere curati”.
Le sue parole richiamano l’essenza del progetto Codacons: un’azione concreta che parte dall’ascolto, ma punta a una trasformazione collettiva e culturale.
UN PROGETTO CHE UNISCE ISTITUZIONI, IMPRESE E SOCIETÀ CIVILE
“Insieme oltre le barriere” è stato presentato alla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale e aziendale, tra cui Bianca Maria Martinelli (Amazon Italia), Giada Scarpini (Poste Italiane), ed Edoardo Favaretti, psichiatra e psicoterapeuta.
Durante l’evento, il Codacons ha inoltre premiato personalità e realtà che ogni giorno promuovono una società più accessibile e solidale, come Carmelo Comisi, Giulia Lamarca, Josi Gerardo Della Ragione, Edoardo Giordan, Andrea Jacquier, Arturo Mariani, Michele Pastrello e Marta Grelli.
OLTRE LE BARRIERE, VERSO UNA CULTURA DELL’UGUAGLIANZA
“Insieme oltre le barriere” non è solo un progetto di assistenza, ma un manifesto culturale per una società inclusiva, dove la disabilità diventa occasione di crescita e non di esclusione.
L’evento ha ribadito come l’impegno collettivo possa tradursi in azioni quotidiane capaci di cambiare il volto del Paese.
Come sottolinea il Senatore Guidi, “la vera sfida è riconoscere la disabilità come parte del patto democratico.
Non basta rimuovere ostacoli fisici: bisogna abbattere i pregiudizi, perché solo così una società può dirsi davvero civile”.





