L’allarme virus COVID-19 colpisce anche i luoghi della solidarietà ravennate che cerca di rispondere in qualche modo per non far mancare il proprio servizio ai più bisognosi.
La situazione di urgenza sanitaria e le disposizioni del Governo hanno ricadute importanti in particolare sulle realtà che offrono pasti caldi, un posto per dormire e altri servizi imprescindibili a chi vive in condizioni di povertà.
In queste settimane di emergenza Coronavirus, si registra una criticità difficile da gestire anche per quanto concerne l’accoglienza nei dormitori dei senza dimora. La difficoltà maggiore è rappresentata dalla limitatezza degli spazi; si riesce a stento a mantenere la dovuta distanza di sicurezza, misura preventiva, tra le altre, stabilite dal Decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per contrastare l’ulteriore diffondersi del virus.
“Siamo sostanzialmente al completo – dichiara Carla Soprani del Comitato cittadino Antidroga che gestisce il «Re dei Girgenti» di via Mangagnina – e capita anche di assegnare il 22° posto, quello riservato alle emergenze. Rispetto al 2003, quando abbiamo aperto, la tipologia degli utenti è cambiata diverse volte nel tempo.
Oggi, la metà delle persone sono uomini italiani, tra i cinquanta e i sessant’anni, non più ‘spendibili’ sul mercato del lavoro. Abbiamo anche tre posti per le donne, anche quelli pieni. Il resto lo fanno gli stranieri, nella maggior parte dei casi giovani.”
Oltre a un letto e una doccia calda, la struttura offre anche i pasti.
«Abbiamo alcuni casi di lunghe permanenze, dovute anche alla mancanza di una rete di sostegno familiare.
C’è lo stesso, però, il ricambio: posti che si liberano in fretta e si assegnano altrettanto velocemente.
Non possiamo rispondere a tutte le esigenze, questo no. Dobbiamo coprire anche le richieste di Cervia e Russi e non sempre ci riusciamo, anche perché non è detto che quando ci vengono segnalati i casi, come è successo di recente per alcune persone che dormivano in una colonia abbandonata, queste si presentino poi da noi se offriamo disponibilità”.
Signora Soprani come sta affrontando l’emergenza Coronavirus all’interno del dormitorio “il Re dei Girgenti” di cui è responsabile? Riesce a fare osservare ai suoi “ospiti” le prescrizioni del Decreto del Presidente del Consiglio?
“Abbiamo già da diversi giorni spiegato agli ospiti interni le misure previste dalle normative in vigore, per cui avevamo ricevuto disposizioni dalla Prefettura.
Gli ospiti che non hanno reali necessità quali lavoro o controlli sanitari, rimangono dentro la struttura.
Alcuni di loro hanno compiti di pulizie e/o riordino, gli altri leggono o prendono il sole in cortile rispettando le misure di sicurezza. Chi non si attiene alle disposizioni, sta fuori dalla struttura fino alla fine dell’emergenza”.
In che modo vi siete organizzati per contrastare il contagio del virus? Quali sono materialmente le misure precauzionali adottate nella sua struttura?
“A parte ciò che le ho già detto, abbiamo aumentato i turni di vigilanza di operatori e volontari: custode notturno dalle 22 alle 9, volontario dalle 9 alle 14,30 ed altra volontaria dalle 14,30 alle 17,30, operatori e altri volontari dalle 17,30 alle 22.
Per quanto riguarda l’igiene personale, c’è il lavaggio frequente delle mani e/o l’igienizzazione con gel disinfettanti.
Tutti i giorni doccia e cambio del vestiario”.