“Ridateci parte del risarcimento, perché Eleonora ha un’espettativa di vita molto limitata”.
È questo l’ultimo tentativo esperito dinanzi alla Quarta Sezione Civile della Corte d’Appello a Venezia, dagli assicuratori di Lloyd’s e dall’Am Trust Europe Limited nel procedimento riguardante la vicenda della piccola Eleonora che, a causa di un errore medico, ha subito gravi lesioni cerebrali irreversibili.
Ora la bimba – 10 anni – è curata presso il Centro iperbarico di Ravenna, e nella nostra città la famiglia si è trasferita da Bergamo per far curare la bimba e starle vicino.
Dopo una battaglia legale lunga quasi 10 anni, il caso giudiziario di Eleonora si era concluso, in sede penale, con la condanna per l’Azienda Ospedaliera di Rovigo e per due ginecologhe, e parallelamente in sede civile con il riconoscimento di un congruo risarcimento a favore della famiglia, oltre cinque milioni di euro.
Ultimamente però, una perizia di un neonatologo di parte avversa potrebbe riaprire il processo. Nella consulenza specialistica si sostiene che la bambina avrebbe un’aspettativa di vita molto limitata e per tal motivo si esige che la famiglia restituisca parte dei soldi che il Tribunale di Rovigo ha stabilito essere necessari per le cure ed il mantenimento di Eleonora per tutta la sua vita, come ci dice il legale della piccola, l’avvocato Mario Cicchetti: “Secondo i massimi luminari interpellati nel corso del giudizio civile di primo grado e del parallelo processo penale, la vita di Eleonora sarà lunga quanto quella di tutte le sue coetanee e non così breve come vorrebbero far credere le difese”.
Ultimamente però, una perizia di un neonatologia o di parte avversa potrebbe riaprire il processo.
Nella consulenza specialistica si sostiene che la bambina avrebbe un’aspettativa di vita molto limitata e per tal motivo si esige che la famiglia restituisca parte dei soldi che il Tribunale di Rovigo ha stabilito essere necessari per le cure ed il mantenimento di Eleonora per tutta la sua vita, come ci dice il legale della famiglia della piccola, l’avvocato Mario Cicchetti: “Secondo i massimi luminari interpellati nel corso del giudizio civile di primo grado e del parallelo processo penale, la vita di Eleonora sarà lunga quanto quella di tutte le sue coetanee e non così breve come vorrebbero far credere le difese”.
Ma sentiamo dalla viva voce dei genitori della piccola come sono andate le cose.
I danni cerebrali subiti da Eleonora da cosa sono stati provocati?
“Le lesioni che nostra figlia ha subito durante il parto sono state cagionate da negligenza medica”.
Quando avete deciso di promuovere azione legale contro la struttura sanitaria presso la quale è nata la bambina?
“La nostra odissea legale è iniziata sin da subito, dopo che un medico ci ha detto quali danni aveva riportato la bimba, a causa dalle spinte di cristeller sulla mia pancia per un’ora mezza senza interruzione medica. Il tutto in assenza di visita preventiva e senza che venisse eseguita alcuna ecografia. Sono state adoperate due ventose – continua a ricordare la madre – di cui una difettosa, che hanno rispinto indietro la bambina, fatta nascere successivamente in extremis con cesario d’urgenza”.
Quali sono le reali aspettative di vita della bimba?
“A Verona, dove è seguita neurologicamente, si sono riscontrati miglioramenti oggettivi. Non può essere un medico che non l’ha mai vista e che lavora per la controparte a stabilire gli anni di vita di nostra figlia, esprimendo un parere esclusivamente in base a statistiche di bimbi molto più gravi di Eleonora. Un sanitario che lavora senza visitare un paziente non è un professionista serio”.
Cosa vi ha indotto a lasciare la vostra città per trasferirvi a Ravenna?
“Volevamo dare a nostra figlia la possibilità di sperimentare l’ossigeno terapia in camera iperbarica ed il Centro Iperbarico di Ravenna è un’eccellenza.
Il dottor Longobardi, direttore della struttura, oltre che un professionista, è una persona molto umana, che ci ha accolti, non alimentando in noi false aspettative, regalandoci al contrario quel barlume di speranza in un momento senza luce, difficile da superare.
Oggi la bimba, oltre alla terapia iperbarica, segue altri percorsi terapeutici. Anche dal punto di vista scolastico, qui a Ravenna, Eleonora ha avuto la possibilità di essere seguita a casa, per conto della scuola presso la quale è iscritta, da un’insegnante di sostegno e da un’educatrice, attraverso programmi didattici di manualità al pari dei suoi compagni di scuola”.
Cosa vi augurate per vostra figlia?
“Che abbia ciò che le spetta e che le hanno tolto alla nascita. Una vita come tutti i bambini, serena e con una casa creata appositamente sui suoi bisogni.
Ci auguriamo possa fare tutte le terapie necessarie per migliorare sempre di più, perchè lei vivrà fino ad 80 anni.
È una bambina sana – conclude con tono deciso la mamma di Eleonora – mangia per bocca, non ha crisi epilettiche, è una bimba di carattere, sa ciò che vuole”.