Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alla salute della psiche in tutto il mondo, promuovere gli sforzi per il benessere mentale e combatterne pregiudizi e discriminazioni, causa dello stigma che aleggia attorno al disagio della mente.
La salute mentale è un aspetto fondamentale della nostra vita che influisce sulla nostra capacità di pensare, sentire, agire e interagire con il mondo che ci circonda.
Un concetto complesso che riguarda il benessere psicologico, emotivo e sociale di una persona, importante tanto quanto la salute fissa *edica, entrambe interconnesse.
L’Italia è tra gli ultimi Paesi in Europa per la quota di spesa sanitaria dedicata alla salute mentale.
La pandemia da Covid-19 ha agito come acceleratore dei disturbi mentali, facendo precipitare una situazione già critica.
Secondo l’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, sono circa 1 miliardo le persone nel mondo a convivere con un disturbo mentale, il che equivale a sostenere che una persona su dieci, a livello globale, risulta esserne colpita.
Numeri in costante aumento che hanno impatti diretti sull’aspettativa di vita, i tassi di mortalità e suicidi, la produttività, l’occupazione e l’assenteismo, rendendo la salute mentale una priorità urgente.
“Solo nel 2015, anno del tragico incidente di Germanwings, la comunità aeronautica si è accorta che, così come accade per alcuni disturbi di natura fisica, anche le difficoltà di natura psicologica possono condizionare la prestazione dei piloti e dei controllori del traffico aereo, generando condizioni che possono erodere i margini di sicurezza in varie misure e vari modi” – sostiene Paola Tomasello, psicologa dell’Aviazione accreditata dall’Associazione Europea degli Psicologi dell’Aviazione (EAAP) e Technical Lead del progetto MESAFE per Deep Blue -.
Deep Blue, prima Piccola media impresa italiana impegnata nei progetti di ricerca vinti in Horizon 2020, gestirà il progetto MESAFE della European Union Aviation Safety Agency (EASA). MESAFE, che mira a sviluppare linee guida europee per la certificazione dell’adeguatezza psicologica dei piloti e dei controllori del traffico aereo.
La metodologia presentata da questa ricerca, rivoluziona l’approccio alla valutazione dei rischi legati ai fattori psicologici tra i piloti ed i controllori del traffico aereo.
Una metodologia che non si limita ad una valutazione standard, ma adotta un approccio proattivo e collaborativo che si concentra sull’individuo e sulle dinamiche organizzative, fornendo raccomandazioni per identificare, quantificare ed affrontare i rischi, nonché per sviluppare metodi diagnostici utili allo screening ed il monitoraggio.
Un metodo che promuove la collaborazione tra professionisti della salute mentale e gruppi di supporto, allo scopo di prevenire problemi psicologici e ridurre i danni in caso di rischio.
Il progetto cerca di valutare, dunque, il rischio di disabilità lavorativa legato a fattori psicologici, garantendo la sicurezza del personale aeronautico e dei passeggeri.
Ed è proprio la valutazione preventiva del rischio, il carattere distintivo che fa di questo, un lavoro assolutamente innovativo ed ambizioso.
MESAFE ha superato il suo primo anno di vita e ha identificato le criticità nelle procedure attuali di valutazione della salute mentale nel settore aeronautico.
Si propone un approccio proattivo e collaborativo per migliorare la salute mentale nell’aviazione, enfatizzando l’importanza dei fattori umani.
L’obiettivo è creare un cambiamento culturale nella percezione delle questioni di salute mentale, paragonandole a quelle fisiche.
“Ci auguriamo che questo approccio promuova un cambiamento di cultura nei confronti delle problematiche di salute mentale, basato soprattutto sulla consapevolezza che queste ultime devono trovare una risposta di protezione e di cura esattamente come accade per le problematiche di natura fisica.
Così come non colpevolizziamo o consideriamo debole un pilota che rischia di avere un attacco di cuore a bordo, allo stesso modo non dobbiamo colpevolizzare o considerare debole un pilota che rischia di avere un attacco di panico o dei pensieri intrusivi in servizio, ma prendercene cura” – ha auspicato la Tomasello.
Deep Blue, affronta ogni giorno sfide sociali e tecnologiche, attraverso la ricerca e la consulenza avanzata, potendo vantare un solido background nella gestione di progetti di ricerca europei.
Un ruolo di prestigio conquistato grazie ad un importante impegno profuso da tempo in questo settore.
Fonti:
https://www.epicentro.iss.it/mentale/movimentoGlobaleOms
https://dblue.it/mesafe-salute-mentale-aviazione/