Per la prima volta, al Policlinico di Milano, l’unico in Italia, si è intervenuti su una neoplasia polmonare mediante lobectomia con broncoplastica, interamente con il supporto del robot chirurgico.
Un primato di cui andare fieri.
È la prima volta infatti che nell’ospedale meneghino viene utilizzato Versius per la chirurgia mininvasiva, dopo che lo scorso anno è stato introdotto “nell’organico” il suddetto robot.
La CMR Surgical di Cambridge, azienda internazionale di chirurgia robotica, ha orgogliosamente annunciato che per la prima volta è stato utilizzato il sistema Versius per eseguire un intervento chirurgico per l’asportazione di un lobo polmonare, nel trattamento del tumore al polmone.
Un operazione eseguita da un’équipe del Policlinico di Milano, primo istituto di ricovero e cura (IRCCS) pubblico in Italia ad aver introdotto la piattaforma Versius pe, avente la finalità di sviluppare un programma multispecialistico riguardante la chirurgia mininvasiva.
Sino ad ora non si era mai fatto ricorso all’utilizzo di un robot chirurgico in sala operatoria per eseguire interamente questo tipo di intervento: un primato, oltre che un risultato importante sia per Versius sia per l’ospedale meneghino.
“La lobectomia con broncoplastica – spiega il professor Mario Nosotti, direttore della Struttura complessa di Chirurgia Toracica e Trapianti di Polmone del Policlinico di Milano e responsabile dell’équipe che ha condotto l’intervento – abitualmente viene eseguita con la. cosiddetta chirurgia ‘a cielo aperto’, ovvero divaricando le coste per accedere ai polmoni del paziente, una pratica che comporta per il soggetto un forte dolore post-operatorio.
La chirurgia robotica rappresenta quindi una valida alternativa di trattamento, perché consente l’accesso al lobo interessato in modo minimamente invasivo, accedendo attraverso uno spazio intercostale grazie all’uso di strumenti robotici completamente articolati.
Tutto questo ci ha permesso di eseguire l’operazione in maniera efficace, diminuendo sia il tempo di esecuzione sia il dolore post-operatorio percepito dal paziente”.
“La lobectomia con broncoplastica abitualmente viene eseguita con la cosiddetta chirurgia ‘a cielo aperto’, ovvero facendoci spazio tra le costole per accedere ai polmoni del paziente.
Una pratica che comporta per il soggetto un sensibile dolore post-operatorio.
Questo delicato intervento lo eseguiamo anche con tecnica toracoscopica, ma se da un lato questo approccio migliora il dolore postoperatorio, dall’altro rende la procedura tecnicamente più complessa ed a volte non praticabile.
L’utilizzo di un sistema robotico, ci ha permesso di eseguire l’operazione in maniera efficace, diminuendo sia il tempo di esecuzione sia il dolore post-operatorio percepito dal paziente” – continua a dire il professor Mario Nosotti -.
Un’esperienza che ha contribuito a dimostrare come la chirurgia robotica mininvasiva, oltre che ridurre significativamente lo sforzo fisico del chirurgo durante l’esecuzione dell’intervento, incide sensibilmente sui tempi di degenza del paziente, riducendo altresi il rischio di infezioni del sito chirurgico.
“Un risultato straordinario, sia per Versius sia per il Policlinico di Milano.
La nostra piattaforma progettata con l’obiettivo di aumentare l’accesso alla chirurgia mini-invasiva in tutte le branche della medicina e sapere che un’équipe medica di un ospedale così storico e importante come il Policlinico abbia scelto di utilizzare il nostro robot per eseguire per la prima volta un intervento di lobectomia con broncoplastica è per noi un grande risultato e motivo di orgoglio” ha commentato Mark Slack, primario di CMR Surgical.
Introdotto nel Policlinico di Milano lo scorso anno, Versius ad oggi è stato utilizzato in oltre 50 procedure, tra cui la colecistectomia, la resezione anteriore bassa e la resezione polmonare.
Il design piccolo, leggero e modulare di Versius consente di spostare il robot facilmente da un reparto all’altro, aiutando gli ospedali a massimizzarne l’utilizzo.
Versius si conferma uno strumento chirurgico prezioso, utilizzato negli ospedali in Europa, India, Australia, Asia e Medio Oriente, impiegato per eseguire numerose procedure di chirurgia ginecologica, generale, toracica, colorettale e urologica.