I sarcomi dei tessuti molli sono tumori rari che colpiscono ogni anno in Italia circa 5-6 persone su 100.000.
Sono neoplasie rare ed alcune varianti, come il rabdomiosarcoma, sono più frequenti in età pediatrica, con un’incidenza annuale di 4-7 casi per milione di bambini sotto i 15 anni.
In generale, questi tumori presentano tre picchi di incidenza: durante l’infanzia, nella giovane età adulta (18-30 anni) e tra le persone anziane (oltre i 65 anni).
Negli adulti, colpiscono circa 5 persone ogni 100.000, costituendo l’1 per cento di tutti i tumori maligni.
Secondo le stime dell’Associazione italiana registro tumori (AIRTUM), nel 2020 erano previsti circa 2.300 nuovi casi, di cui 1.400 tra gli uomini e poco più di 900 tra le donne.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi varia a seconda dell’aggressività del tumore e della tempestività con cui viene individuato; in media, la sopravvivenza si attesta intorno al 55 per cento.
Si tratta di forme tumorali, che si formano all’interno dei tessuti mesenchimali come muscoli e tessuti connettivi, che possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo e rappresentano solo l’1% dei tumori solidi.
La loro eterogeneità istologica rende il trattamento di queste neoplasie complesso, richiedendo un approccio chirurgico e riabilitativo personalizzato.
È ufficialmente partito oggi il progetto di ricerca Start-Run, che mira a migliorare i risultati funzionali e la qualità della vita dei pazienti affetti da sarcomi dei tessuti molli, una forma di tumore rara e particolarmente aggressiva.
Il progetto, finanziato con un milione di euro dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), coinvolge alcune delle più importanti istituzioni sanitarie italiane: la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, il Centro di Roma dell’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi, l’Istituto nazionale tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli e l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del CNR di Palermo.
La durata prevista del progetto è di due anni.Start-Run si propone di offrire una presa in carico completa del paziente, partendo dalla valutazione delle performance motorie, dello stato nutrizionale e della qualità della vita, sia prima che dopo l’intervento chirurgico.
Il percorso di riabilitazione integrerà l’uso di tecnologie robotiche all’avanguardia e la somministrazione di un nutraceutico sviluppato specificamente per i pazienti, in collaborazione con l’IRIB-CNR di Palermo.
“La costituzione di un gruppo multidisciplinare è fondamentale nell’approccio diagnostico-terapeutico di patologie rare come i sarcomi” – ha spiegato Sergio Valeri, responsabile dell’Unità operativa semplice di Chirurgia dei sarcomi dei tessuti molli del Policlinico Campus Biomedico – .
Valeri ha, altresi, sottolineato che “la collaborazione di diversi specialisti che, ognuno per la propria competenza, si occupano del paziente colpito da sarcoma è la chiave di volta per poter dare a queste persone la terapia più appropriata e corretta”.
Bruno Vincenzi, responsabile del Day Hospital oncologico della Fondazione Policlinico Campusus Biomedico ha aggiunto: “Il finanziamento di questo progetto dimostra come si possa fare ricerca di alto livello anche nell’ambito dei tumori rari”.
Tuttavia, ha precisato, “va sottolineato ancora una volta come questo obiettivo possa essere perseguito solo attraverso il lavoro di squadra”.
Anche Irene Giovanna Aprile, direttrice del Dipartimento di Riabilitazione Neuromotoria della Fondazione Don Carlo Gnocchi, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, dichiarando che “i dati preliminari ottenuti da una collaborazione già in corso mostrano che un percorso di riabilitazione personalizzato con sistemi robotici può permettere un buon recupero delle performance e delle autonomie.
Un’iniziativa che rappresenta una grande opportunità che permetterà di verificare su un’ampia casistica queste nostre incoraggianti osservazioni”.
Il progetto vede coinvolte due città, Roma e Napoli, con gruppi di lavoro che opereranno in parallelo seguendo lo stesso protocollo per la presa in carico, la valutazione e la riabilitazione dei pazienti.
A Roma, gli specialisti del Policlinico Campus Bio-Medico si occuperanno della presa in carico e della valutazione, mentre la Fondazione Don Carlo Gnocchi gestirà il percorso riabilitativo.
A Napoli, invece, entrambe le fasi saranno curate dall’Istituto nazionale tumori Pascale.
Il progetto prevede inoltre la somministrazione di una nuova formulazione nutraceutica sviluppata dall’IRIB-CNR di Palermo, che sarà valutata tramite un trial clinico randomizzato.
Secondo Domenico Nuzzo, coordinatore per l’IRIB-CNR, “lo studio mira a valutare l’efficacia del nutraceutico nel ridurre lo stato infiammatorio nei pazienti.
I risultati del trial potrebbero aprire a nuove prospettive terapeutiche, introducendo approcci innovativi nella gestione clinica e nel processo di recupero dei pazienti”.
Fonte:
https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/sarcoma-dei-tessuti-molli